A seconda della combinazione delle soluzioni impiegate, una casa può consumare nulla, poco o molto. Anche se il termine "nulla" può sembrare utopistico, occorre prendere atto del fatto che non solo ciò è possibile, ma in molti paesi nord europei ciò costituisce una realtà che si sta sempre più diffondendo.
Un edificio a basso consumo energetico si definisce quindi tale in base alla collocazione in una specifica classe energetica, definibile in base al consumo di energia all'anno, per ogni metro quadro di superficie riscaldata.
Per farsi un idea delle grandezze in gioco: Gran parte degli edifici italiani ha un fabbisogno energetico superiore ai 200 Kwh/mq/anno. Edifici conformi a normative più recenti hanno consumi inferiori ai 100 Kwh/mq/anno.
Edifici definibili a basso consumo energetico hanno valori inferiori ai 50 Kwh/mq/anno. Edifici passivi hanno valori inferiori ai 15 Kwh/mq/anno. Da notare che per ottenere un edificio classificabile come "a basso consumo energetico" il costo è praticamente nullo. Basta applicare con perizia le soluzioni ed i materiali disponibili!